Esco dal caos creativo…le tortore tubano.
Esco…
Esco dal caos creativo…le tortore tubano.
Sono resistente all’acqua fino alla gola
Esco dal caos creativo…le tortore tubano.
Alterazione delle forme; dilatazione dello spazio; incoerenza temporale. Sogno.
E’ un moto intenso quello che mi spinge verso il mare. Un moto ondoso.
Onde alte come rilievi orlati di frastagli.
Masse d’acqua che si alzano e si abbassano come un pesante e asmatico respiro.
Onde impervie, onde scoscese.
Onde che percuotono, che flagellano.
Onde che sferzano, che frustano.
Onde ingrate, irriconoscenti.
Onde di memoria che inondano la mia coscienza.
Prigioniero su un’isola di cemento, dove le barche hanno le fondamenta.
Grinze sulle lenzuola:
increspature sul tessuto immacolato,
ondulazioni che attraversano un letto disfatto.
E poi, onde di pensieri, rughe mentali, solchi…
Riverberi di immagini:
sospiri ritmati, il corpo come la risacca,
le anche tra le mani, il ventre materno,
braccia che spiccano il volo, mani che volteggiano,
il suo peso su di me e dentro di me.
La tua pelle che sa di scogli e di mare.
“Dai, siediti. Ti racconto dell’ululato del vento, del ruggito della tempesta e di un’isola mai trovata”.
Può essere il sogno una scorciatoia per l’accesso ad altre dimensioni?
Se sei ferito nell’orgoglio disinfetta abbondantemente.