Dai miei appunti:
01 novembre 2011
Sono le 03:30, è più di un’ora che mi giro e rigiro come uno spiedo. Ho avuto brevi incubi: piccole e brutte storie senza finali. Ieri sera abbiamo subito due strambate involontarie che hanno fatto tremare tutta la barca. Vittorio è riuscito a mantenere la calma e a riportare tutto come prima…
Gocce di tempo scorrono sopra l’oceano; anche questo bicchiere si riempirà prima o poi…
02 novembre 2011
Sveglia alle 05:50, i turni che mi sono toccati mi permettono di godere sia dell’alba sia del tramonto. C’è poco vento, le vele sbattono e la barca rolla…
…abbiamo filato tre lenze da quando siamo partiti, ma di pesci neanche l’ombra; da Barbate a Gran Canaria, invece, in appena due ore di navigazione abbiamo preso tre bonitos e tre dorados. Eppure la zona è pescosa: da stamattina ci sono sardine che saltano, gabbiani a pelo d’acqua e delfini che gironzolano…
Ovatta nel cielo, riccioli bianchi sul mare: l’atlantico!
03 novembre 2011
Andiamo con spi, c’è poco vento anche stanotte. Abbiamo percorso poco più di 500 miglia: la media è bassa. Infatti Vittorio ha deciso di non scendere oltre Capo Verde – come era da programma – ma di virare appena prima.
Pesci volanti planano sulle onde…
06 novembre 2011
Dopo vari tentativi andati a vuoto, stamattina finalmente abbiamo pescato due lampughe e nel pomeriggio un tonno. Ho messo tonno e lampughe tagliate a strisce in una marinata con olio, aceto, limone, vino bianco, aglio, peperoncino e erbe aromatiche, le ho cotte pochi secondi nella padella antiaderente… ovazione dell’equipaggio!
07 novembre 2011
Ancora fiocco, comincia a fare caldo; le giornate hanno assunto una loro cadenza classica; il tema degli argomenti è sempre lo stesso: storie di mare, il tempo, il cibo…
Soffritto di stelle.
Luna alla piastra.
Mousse di oceano.
Frutta di mare.
E nelle pieghe delle onde tu.
08 novembre 2011
Lo spi si è strappato di un paio di metri e abbiamo messo su il fiocco. Superate le 1300 miglia: quasi al giro di boa. Sono un paio di giorni che è scomparsa l’onda oceanica, ma tornerà.
I giorni scivolano sull’atlantico, intorno a me un oceano che canta, scorrono le notti umide con spruzzi di plancton lucente, qualche stella brilla più delle altre, mentre Venere rincorre Giove che si nasconde là, sotto l’orizzonte…
11 novembre 2011
Abbiamo messo la carbonera con fiocco e trinchetta. Cucino barracuda fritto e verdure, poi lascio che la giornata continui per la sua strada.
Intanto l’oceano si srotola sotto la chiglia mentre il cielo corre verso ovest; poi la notte cala con il suo velo d’inchiostro bucato da lucciole immobili; infine sorge la luna, ormai colma di luce, che ci osserva dal suo primo quarto. E di nuovo il ciclo si ripete.
13 novembre 2011
Mancano 630 miglia all’arrivo, dovremmo esserci entro giovedì 17 mattina. Oggi è il compleanno di Nico; gli ho montato un video come regalo e Antonio gli ha fatto il dolce (crostata di confettura di frutta). Sono finiti giorni con due cifre. Ancora con spi, carbonera e trinca. L’alba stamattina è stata infuocata…
Note che galleggiano sul mare; un sax che suona tra le onde dell’oceano, mentre l’aliseo se ne impossessa e le porta via con sé.
15 novembre 2011
Spi e trinca con poco vento. Ieri siamo andati quasi tutto il giorno a motore…
Il sole ai tropici cala così velocemente che si sente il tonfo.
Il mio mondo continua a oscillare sull’acqua, dondola sui flutti sotto cieli equatoriali, cieli che producono masse d’aria calda e umida che condensa e forma tempeste tropicali e uragani.
16 novembre 2011
Mancano 200 miglia. Un groppo di oltre i 35 nodi ci ha tenuti impegnati un paio d’ore con randa con due mani e trinca. Poi ci ha mollato inesorabilmente: ci stavamo divertendo, abbiamo anche pescato una lampuga andando a 12 miglia!…
…un sole bianco, ritmi tribali che escono da un palmeto e rimbalzano sopra le onde di un mare d’acciaio, una voce lontana… visi…
17 novembre 2011
Mancano 70 miglia; l’arrivo è previsto in serata. Stanotte ci sono stati vari cambi di vele. Ora andiamo con spi a 7/8 nodi. Giornata buona, sgombra di groppi minacciosi. Sì, non la vedo ma la sento: è terra.
Tutto si consuma: i pasti, gli oggetti, le macchine, i metalli, le pietre, la carne, la pelle, le ossa, il tempo, la vita…
18 novembre 2011
Siamo arrivati alle 18:00 a Marie Galante. stiamo qui due giorni e poi andiamo a Guadeloupe.
Ci dev’essere qualcosa oltre quella linea; qualcosa che giustifichi tutto questo mare intorno a me; qualcosa per cui sia valsa la pena di attraversarlo, tra onde frangenti e venti sibilanti. Qualcosa che profumi di diverso, di nuovo. Ci dev’essere qualcosa dopo questo lungo oceano.