Perché il destino mi ha messo proprio qui in questo momento.Forse qualche farfalla è causa di un battito decisivo?
a volte…
A volte ci passo delle ore laggiù, in fondo all’anima.
Squillo
Aspetto. Forse chiamerai.
Aspetto, ma sono in ansia: soffro.
Cerca di capirmi…
Aspetto, tendo l’orecchio.
Ecco!
No, tutte uguali queste suonerie…
Sono teso, molto teso.
Ancora uno squillo: lontano.
Cambierò marca di cellulare…
Giaccio, le palpebre calano.
Ti vedo, sei di spalle, o forse non sei tu.
No, non sei la mia suoneria,
hai lo squillo un po’ diverso.
Sembra lo stesso, ma è diverso.
Mi sveglio,
c’è una chiamata persa.
Cento passi
Cammino mettendo un piede davanti all’altro,
provo a calpestare il sole riflesso sul binario.
Le braccia dietro la schiena
e le mani l’una nel palmo dell’altra.
La testa china
facendo attenzione a non cadere.
L’equilibrio è importante…
è una questione di vita o di morte.
Devo riuscire a fare cento passi senza cadere.
Cento passi!
E’ una questione di vita o di morte…
A piedi
Ho obliterato la mia anima per te
adesso torno a piedi.
Dovrò percorrere strade sconosciute,
sentieri disagevoli,
zone pericolose.
E intanto piove.
Lenzuola
Non ho ancora cambiato le lenzuola,
non voglio farlo.
Il segno della tua testa è ancora sul cuscino.
Il tuo sapore ancora sulla mia lingua.
Il tuo odore ancora nella stanza.
La tua voce ancora dentro le orecchie.
Il tuo corpo lontano, oltre quel muro.
Cashmere
Cashmere:
mi ci trovo dentro per caso.
Mi circonda completamente,
senza invadenza.
I colori vibrano,
sembrano avere toni e tonalità uniche.
Cashmere, non sei da indossare.
La terra non si indossa,
si calpesta.
Il camino
Attizzo il fuoco, lo smuovo piano.
Qualche altro pezzo di legno ci vorrebbe.
Sei bella, la tua voce mi affascina.
T’ascolto assaggiando ogni tua parola.
La fiamma c’illumina.
Una leggera sfumatura di verde contorna i tuoi occhi.
Aggiungo un pezzo di ulivo secco.
Tocchiamo i nostri calici, il suono fugge lungo le pareti.
Sei ben cotta, ti posso mangiare.
Zampillo
Osservo il cielo stellato,
Orione occupa metà dello spazio.
Sirio è come un grosso cane al guinzaglio.
Lo zampillare è rumoroso e rimbalza sui cespugli,
gocce luminose cadono lungo le foglie scure,
forse mi sono bagnato le scarpe.
Tiro su la zip,
s’è fatto tardi.
Vivere…
Vivere di vibrazioni per cercare il giusto accordo.