Essa

Essa riposa placida, come una cortigiana irraggiungibile, distesa su acque velate da vapori tenui.
La spio; sa che la guardo, ma la sua indifferenza è commisurata alle mie premure nei suo confronti. Quando ritorno mi accoglie senza riserve nella sua alcova, ma le sue attenzioni non sono un’esclusiva durevole, essa distribuisce gradevoli sensazioni a chiunque, senza preferenze, senza predilezione: come una Geisha.

È la mia barca.

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