Pestare un po’ d’acqua nel mortaio, scioglierci un dado tratto con del trito e ritrito (così tutto fa brodo), aggiungere un po’ di sale in zucca e pulire di ogni erba un fascio. Cavare il sangue da una rapa e mischiarlo con della farina del mio sacco, togliere il pelo dall’uovo (senza rompere le uova nel paniere) e aggiungerci un po’ di latte alle ginocchia evitando di mettere la mano sul fuoco. Infine saltare dei cavoli propri (no a merenda) uniti a idem con patate. Alla fine togliere il grasso che cola, stando attenti a non ribaltare la frittata. Servire con del pane per i propri denti su un piatto d’argento a tabula rasa. Da bere del vino veritas ghiacciato, (senza rompere il ghiaccio).
NB: Non mettere su pancetta, perché il piatto non è né carne né pesce. Poi c’è chi la vuole cotta e chi la vuole cruda.