Totani all’arrabbiato

RICETTA:

  • Dirigersi (di sabato pomeriggio) all’Auchan.
  • Comprare dei totani (dopo che il tizio al banco ti assicura che sono freschi).
  • Continuare a fare la spesa (tanto sei già là).
  • Caricare tutto in macchina e fare ritorno verso casa (evitando che il pesce si prenda un’insolazione).
  • Imboccare la strada verso la tangenziale (stando attenti a stare sulla sinistra).
  • Farsi tagliare la strada da un troglodita in compagnia di una troglodita (questo è essenziale per la buona riuscita del piatto).
  • Smadonnare abbondantemente e attendere che il tizio ti inviti ad accostare (ovviamente dietro istigazione della troglo).
  • Lasciar perdere (tanto non ne vale la pena…).
  • Farsi clacsonare insistentemente dal troglo per la buona riuscita del piatto (cercando di non tenerlo attaccato sul paraurti posteriore, ma a lui piace).
  • Non accettare l’invito di fermarsi presso una piazzola di emergenza (anche perché i totani possono prendere un colpo di calore: sono freschi)
  • Fermarsi dopo che il troglo non si stacca dal paraurti posteriore (anche perché si può sempre ragionare…no?).
  • Beccare un calcio dal lato del sedile passeggero (tanto lo prende il sedile e non tu il calcio)
  • Togliere gli occhiali da sole, scendere dalla vettura, beccarsi uno schiaffo (questo è importantissimo se no il piatto si chiamerebbe solo totani e basta), chiudere gli occhi, meglio socchiuderli così sai dove colpisci.
  • Colpire con tre – anche quattro – pugni sul viso del troglo e dirigersi di nuovo verso la propria vettura (mentre la troglo ti attacca alle spalle graffiandoti il viso).
  • Distribuire adeguatamente qualche altro pugno al troglo (che nel frattempo si riprende e prova a dare qualche colpo all’aria) e uno spintone alla troglo. Bisogna trattare bene le signore.
  • Farsi separare da automobilisti di passaggio i quali, non avendo altro da fare il sabato pomeriggio, ti consigliano di andare via se no arriva la police.
  • Arrivare a casa (con qualche graffio e la nocca di una mano gonfia ) mettere su un pezzo classico e prepararsi la cena.
  • Lavare e pulire i totani (anche se il commesso della pescheria l’ha già fatto, ma a modo suo).
  • Porli in una casseruola di coccio (il coccio è importante perché si sposa bene con i troglo)
  • Preparare aglio olio e un po’ di peperoncino su un tegamino a parte (nel frattempo tracannarsi una birra gelata) e aggiungere tre quattro pomodorini.
  • Quando i totani si sono cotti (ve ne accorgete subito perché hanno lo stesso colore della faccia del troglo: viola).
  • Aggiungere il sughetto e farlo amalgamare insieme ai totani (come ho fatto io con il troglo e la trogla).
  • Tostare u n po’ di pane raffermo (la prossima volta non mi fermo).
  • Porlo in un piatto versarci sopra i totani col sughetto ( se per caso scoprite che i totani non sono freschi potete fare lo stesso trattamento dei troglo anche al commesso della pescheria.
  • Annaffiare con del vino bianco ben ghiacciato (e nel frattempo mettere la bottiglia sulla nocca della mano gonfia).

 

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