Aspetto. Forse chiamerai.
Aspetto, ma sono in ansia: soffro.
Cerca di capirmi…
Aspetto, tendo l’orecchio.
Ecco!
No, tutte uguali queste suonerie…
Sono teso, molto teso.
Ancora uno squillo: lontano.
Cambierò marca di cellulare…
Giaccio, le palpebre calano.
Ti vedo, sei di spalle, o forse non sei tu.
No, non sei la mia suoneria,
hai lo squillo un po’ diverso.
Sembra lo stesso, ma è diverso.
Mi sveglio,
c’è una chiamata persa.